Andare in vacanza non deve significare dimenticarci delle buone pratiche e della possibilità di alleggerire il fardello enorme che anche il turismo fa pesare sul nostro stremato ecosistema. Ecco cosa puoi fare per assicurarti di vivere una vacanza green!
Anche se non ci pensiamo e ne parliamo sempre troppo poco, tra le tante cose che danneggiano il nostro ambiente c’è anche un certo tipo di turismo scriteriato. Partire per le vacanze non deve significare dimenticarci delle nostre responsabilità. Quest’estate metti la tua coscienza ambientalista in valigia e, dopo aver guardato questo video, scopri come vivere giorni piacevoli e divertenti senza che questo abbia un impatto negativo sull’ecosistema.
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Il turismo è una delle industrie più inquinanti, responsabile, da sola, di circa l’8% di tutte le emissioni di anidride carbonica. Non solo. Nell’impatto negativo che il turismo ha sull’ambiente vanno inseriti il consumo di territorio e risorse per le strutture ricettive, ma anche l'aumento del volume di rifiuti sul territorio di grande richiamo nell’alta stagione, e una miriade di altri fattori che vanno da come ci spostiamo a cosa mangiamo e beviamo durante le nostre vacanze. Goderci la nostra estate senza trasformarci in devastatori del territorio che ci accoglierà, si può. E per farlo iniziamo con il mettere in valigia le buone pratiche che già seguiamo a casa. Se siamo abituati a fare la raccolta differenziata dei rifiuti, per esempio, sembra piuttosto logico informarci su come funzionano le cose nel luogo che ci ospiterà per il nostro periodo di riposo. Informarci dovrebbe essere una nostra preoccupazione, perché non è affatto detto che le regole, le procedure o anche semplicemente i colori dei cassonetti della raccolta differenziata siano gli stessi di quelli a cui siamo abituati noi. Per essere sicuri di non aggravare le condizioni ambientali del territorio che abbiamo scelto per le nostre vacanze, oltre che con una quantità maggiore di rifiuti, anche attraverso un’errata procedura di smaltimento, la cosa più semplice è chiedere a chi ci accoglie di spiegarcelo chiaramente.
Un’altra cosa a cui sicuramente fate caso quando siete nella vostra città a vivere la vostra quotidianità, è quella di non alimentare l’uso scriteriato della plastica, un rifiuto che soffoca terra e mare ed è pericolosissimo per ogni specie vivente che abita questi ambienti. In vacanza, spesso di questo tema sembriamo dimenticarci, tant’è che la prima cosa a cui pensiamo, arrivati in un posto nuovo è: andiamo a comprare l’acqua! Ed ecco che le vacanze si trasformano in un periodo in cui ci troviamo ad acquistare decine di bottiglie e bottigliette di plastica, un vero attentato all’ambiente. Anche qui la soluzione è semplice: informatevi. Perché nella maggior parte delle zone d’Italia e d’Europa e anche altrove, l’acqua corrente è depurata e buonissima.
Rispetto ai dati sull’inquinamento provocati dall’industria del turismo, la parte del leone la fa il viaggio. Ed è comprensibile. Se scelgo di andare in vacanza in un altro continente, potrò essere attenta a tutte le buone pratiche possibili, ma il solo fatto di aver raggiunto quel posto, salendo su un aereo, ha reso la mia vacanza ad alto impatto ambientale. Questo ovviamente non vuol dire che dobbiamo per forza limitarci al turismo di prossimità, ma vuol dire cercare, ove possibile, un‘alternativa e, dove questa non c’è, cercare di massimizzare questa vacanza. Tradotto, se prendete un volo per il Messico, potendo non programmate un weekend o una settimana, trattenetevi più a lungo in modo da non ‘doverci’ più tornare nel breve termine avendo esplorato tutti i luoghi che volevate visitare. Insomma, basta weekend in una capitale europea per vederne un pezzo questa settimana, e un’altra parte tra un mese. Se invece le alternative all’aereo ci sono perché le tratte lo permettono, optate per quelle! La migliore è il treno. Non è un caso che stanno nascendo molte tratte di treni notturni a lunga percorrenza. Il passeggero si addormenta a Milano e si risveglia a Parigi, in questo modo la scusa di aver perso una giornata di viaggio non regge più. Nelle alternative green da prendere in considerazione su percorsi che lo permettano ci sono anche i bus ed, eventualmente, il car sharing.
Un’altra cosa che possiamo fare per rendere la nostra vacanza più green è adattarci ai posti in cui andiamo. Questo vuol dire adattare per esempio, i nostri gusti a tavola, ai prodotti del territorio e alla loro stagionalità. Non pretendiamo di mangiare i tortelli di zucca ad agosto a Trapani, perché magari qualche locale che li serve, forse surgelati, lo troviamo pure, ma questo non è certo un bel servizio all’ambiente che ci circonda. Premiamo sempre la filiera corta, i produttori locali, i ristoratori che usano materie prime a km 0. Per esserne sicuri chiedete a loro quali piatti consigliano e come sono fatti. Se davvero vengono usati prodotti freschi della loro terra saranno orgogliosi di vantarsene oltre che di farveli gustare! Stesso discorso per i souvenir. Perché riportare a casa qualche ninnolo acquistato in un tipico negozietto turistico, per poi scoprire che si tratta del tipico articolo prodotto all'esterno? Per essere sicuri di portarvi a casa un pezzo di vacanza scegliete qualcosa esplorando le botteghe e i negozi che espongono pezzi di piccolo artigianato locale.