Il tonno in scatola è uno di quegli alimenti a lunga conservazione più prodotti e consumati in Italia. Nel 2017 si è calcolato che ne sono state consumate circa 155.000 tonnellate e prodotte 78.000, facendo diventare il nostro paese uno dei maggiori produttori di tutt’Europa. Questi dati riflettono soprattutto la vasta versatilità di questo pesce in scatola che può essere utilizzato nelle ricette più variegate come nelle insalate verdi, nella pasta ma anche nei risotti, nei tramezzini oppure nei panini, piatti semplici e veloci ma anche più elaborati.
Insomma, esistono veramente molte possibilità per introdurre il tonno in scatola nella nostra dieta alimentare quotidiana senza appesantirci troppo e mantenendoci in linea. Il tonno, inoltre, è un alimento molto nutritivo, alcuni medici sostengono che lo sia quasi quanto quello fresco, ma ovviamente dipende tutto dalla qualità, dall’origine del pesce e dal metodo di conservazione praticato.
Solitamente, prima di essere inscatolato, il tonno viene pulito, tagliato a pezzetti e cotto con degli aromi. Successivamente viene messo nelle scatole di latta oppure (cosa migliore) in barattoli di vetro e, a seconda della tipologia, viene compresso e coperto con l’olio oppure nel caso del tonno al naturale, coperto con acqua di cottura filtrata. Le confezioni vengono poi chiuse ermeticamente e sterilizzate.
Ci sono diverse varietà diverse di tonno in scatola in commercio ma sicuramente quello sott’olio è senza ombra di dubbio una delle varietà più consumate in questo settore e a sua volta questa varietà può essere suddivisa in due tipi: -tonno all’olio d’olia: in alcuni casi viene utilizzato anche l’olio extra vergine d’oliva ma entrambi sono di qualità maggiore rispetto al classico olio vegetale; -tonno all’olio vegetale: altra opzione facilmente reperibile in qualsiasi negozio di alimentari o supermercato; ed è preferibile evitare l’olio di semi di girasole perché diviene particolarmente instabile se cotto a temperature troppo alte.
Piccolo e utile consiglio: prediligi i barattoli di vetro dai quali è possibile constatare l’aspetto del pesce conservato al suo interno. Nota bene il colore che assume il tonno: se è di un rosa grigiastro o giallognolo è meglio evitarlo.
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