Salone del Mobile e Fuorisalone 2022Non solo ai piedi dei visitatori del Salone, per accompagnarli nei percorsi che dovrebbero segnare il record di passi dell'anno: le scarpe, ormai un vero feticcio del design, sono in mostra anche in questo evento fuori sede.Vibram, con l'illuminazione allestita da Mandalaki, dedica gli spazi del suo Connection Lab alla celebrazione dei 25 anni di FiveFingers, le calzature "con le dita": più di cento gli esempi scelti dal creatore Robert Flirt, recuperati dalla sua personale archivi e quelli dell'azienda, tra cui il primissimo prototipo e diverse chicche, tra cui una versione con il tacco.All'interno di Dropcity LINK, invece, Nike racconta la sua idea di futuro con DiSPAssembly Park.Al centro dell'installazione le nuove ISPA, sostenibili, modulari e smontabili, una scarpa-manifesto in arrivo nel 2023 e che Domus ha avuto modo di raccontare in anteprima mondiale LINK dialogando con il chief design officer del brand, John Hoke .Per restare in tema di futuro, a Base non perdetevi The Growing Sneakers, progetto visionario dello studente Nicholas Rapagnani, che fonde scienza e passione da sneakerhead, con una scarpa che utilizza materiali non ottenuti con processi industriali, ma semplicemente coltivati, perché si ottengono dai funghi.COMEMagazzini Riccordati Tunnel 46, Via Sammartini, 46, Milano Foto Marco MenghiMagazzini Riccordati Tunnel 46, Via Sammartini, 46, Milano Foto Marco MenghiMagazzini Riccordati Tunnel 46, Via Sammartini, 46, Milano Foto Marco MenghiVibram Connection Lab, Via Voghero 11, Milano Foto Marco MenghiVibram Connection Lab, Via Voghero 11, Milano Foto Marco MenghiVibram Connection Lab, Via Voghero 11, Milano Foto Marco MenghiBASE, Via Bergognone, 34, Milano Foto Marco MenghiIlbagnoalessi One di Stefano Giovannoni riparte dalla ceramica Saphir di Laufen.Il nuovo materiale che ha permesso, infatti, una rivisitazione della collezione attraverso profili sottilissimi, prima impensabili.A vent'anni dalla storica collaborazione tra i due brand, l'evoluzione dei pezzi viene presentata attraverso un'installazione di Studio Lys.Distribuiti su un piano inclinato ispirandosi all'architettura obliqua di Claude Parent, gli elementi in ceramica si riflettono su un grande specchio a parete.A precedere la visualizzazione c'è uno schermo che proietta cinque immagini che lo Studio Snøhetta ha realizzato per l'occasione.“Ilbagnoalessi ci ha ispirato per la sua qualità scultorea e matericità”, afferma Anne-Rachel Schiffmann, direttrice e architetto senior nell'ufficio di New York dello studio, “quindi abbiamo voluto imprimere in queste immagini una visione giocosa del rapporto tra natura e artificio, dove l'acqua è protagonista».Al piano terra verrai accolto da Lunar Lender, un progetto del 2018 dello studio viennese EOOS in collaborazione con Laufen: una capsula spaziale con un orinatoio universale che trae energia dall'urina attraverso elementi in ceramica.GRSpazio Laufen, Via Alessandro Manzoni, 23, Milano Foto Marco MenghiSpazio Laufen, Via Alessandro Manzoni, 23, Milano Foto Marco MenghiSpazio Laufen, Via Alessandro Manzoni, 23, Milano Foto Marco MenghiCi sono progetti che nascono da un'esigenza di ricapitolazione e sintesi.Mettono un periodo in un periodo per sancire sia la sua fine che un nuovo inizio.È il caso della proficua collaborazione tra due colossi del design: OMA e UniFor, azienda storica del Gruppo Molteni.Insieme hanno dato vita a Principles, una vasta collezione di mobili componibili per spazi di lavoro contemporanei e old school e, quindi, attuali.A prima vista sembra quasi un diligente esercizio accademico sulla modularità negli spazi pubblici: cerchi, semicerchi, serpentine, rette, doppie superfici, cilindri, piani acuti, luci incassate, divisori, il tutto rivestito da rassicuranti toni post-memphisiani dai colori pastello alternati a tinte accese, e intrise di tecnologia e precisione made in Italy.Un ritorno alle origini ripreso anche dal nome.Si tratta di una collezione composta da più di 100 capi suddivisi in taglie “S, M, L, XL” riconfigurabili quasi all'infinito.È una collezione ufficialmente progettata per essere utilizzata “in qualsiasi momento, da chiunque”, ma diventerà presto il gioco preferito di designer e architetti.MGShowroom UniFor, viale Pasubio 15, Milano Foto Marco MenghiShowroom UniFor, viale Pasubio 15, Milano Foto Marco MenghiShowroom UniFor, viale Pasubio 15, Milano Foto Marco MenghiDa Issey Miyake, 12 Bagutta Street, appesi a un pannello bianco ci sono una serie di segmenti di stoffa che, messi insieme, formano un numero da 1 a 9. Ogni giorno il numero cambia, perché i visitatori stessi lo compongono, dopo aver tirato un 10 dado a lato.Essenziale, analogica e partecipativa, l'opera che saluta il pubblico all'ingresso del negozio è stata realizzata da Tatsuo Miyajima per presentare i due giubbotti da lui realizzati per la serie A-POC ABLE.Miyajima è uno degli artisti contemporanei più importanti del Giappone: gli è toccato, a dir poco, l'onore di rappresentare il suo Paese alla Biennale d'Arte di Venezia nel 1999. Dalla fine degli anni '80 utilizza numeri LED da 1 a 9 fino a rappresentano la vita e la morte, il tempo e lo spazio.Li ha impiegati su griglie, torri, circuiti integrati o contatori digitali, e ora li ha tessuti sulle due giacche per Miyake.I capi, presentati anche con una video intervista all'artista, sono realizzati in Triporous™, un materiale ricavato dagli scarti dei chicchi di riso e sviluppato da Sony Group Corporation: un filo nero sostenibile che ha anche il vantaggio di non sbiadire se mescolato con le fibre.C'è tempo per “giocare” con l'installazione fino al 21 giugno. ESShowroom Issey Miyake, via Bagutta 12, Milano Foto Valentina SommarivaShowroom Issey Miyake, via Bagutta 12, Milano Foto Valentina SommarivaShowroom Issey Miyake, via Bagutta 12, Milano Foto Valentina SommarivaOggetti di uso quotidiano scelti da 13 designer internazionali in totale libertà, ma all'insegna di un consumo etico, consapevole e sostenibile, che verranno poi messi in vendita al costo massimo di 20 euro nei distributori automatici di NonNo.Il nuovo Certosa District ospita un'iniziativa sulla scia di Opos, quell'esperienza fondante del fuorisalone milanese nata nel 1991 per dare visibilità a giovani designer di talento, e NonNo, negozio sperimentale H24 con distributori automatici che erogano abbigliamento di alta qualità, cibo e vino, e oggetti di design al prezzo massimo di 99 euro.Designers Selection intende diffondere i valori del buon design che avevano animato Opos 30 anni fa, aggiornandoli per formato e processo.I designer coinvolti sono Sebastian Bergne, Lorenzo Damiani, Monica Förster, Emmanuel Gallina, GumDesign, Giulio Iacchetti, JoeVelluto, Jasper Morrison, Donata Paruccini, Matteo Ragni, Gianmaria Sforza, StudioXdesigngroup e Paolo Ulian.Le loro proposte spaziano dai giochi da condividere con i propri figli agli utensili da cucina che sono espressione della massima funzionalità, dagli oggetti per un uso responsabile delle risorse e del vivere in città ai semplici oggetti proposti come metafora e riflessione sul presente.Ogni scelta è accompagnata dalla “motivazione valida” scritta dal designer, che diventa così parte integrante del valore del prodotto che offre al pubblico.Questa è la prima di una serie di iniziative previste.LMNonNo, Via Varesina 205, Milano Cortesia NonNoNonNo, Via Varesina 205, Milano Cortesia NonNoNonNo, Via Varesina 205, Milano Cortesia NonNoNon solo ai piedi dei visitatori del Salone, per accompagnarli nei percorsi che dovrebbero segnare il record di passi dell'anno: le scarpe, ormai un vero feticcio del design, sono in mostra anche in questo evento fuori sede.Vibram, con l'illuminazione allestita da Mandalaki, dedica gli spazi del suo Connection Lab alla celebrazione dei 25 anni di FiveFingers, le calzature "con le dita": più di cento gli esempi scelti dal creatore Robert Flirt, recuperati dalla sua personale archivi e quelli dell'azienda, tra cui il primissimo prototipo e diverse chicche, tra cui una versione con il tacco.All'interno di Dropcity LINK, invece, Nike racconta la sua idea di futuro con DiSPAssembly Park.Al centro dell'installazione le nuove ISPA, sostenibili, modulari e smontabili, una scarpa-manifesto in arrivo nel 2023 e che Domus ha avuto modo di raccontare in anteprima mondiale LINK dialogando con il chief design officer del brand, John Hoke .Per restare in tema di futuro, a Base non perdetevi The Growing Sneakers, progetto visionario dello studente Nicholas Rapagnani, che fonde scienza e passione da sneakerhead, con una scarpa che utilizza materiali non ottenuti con processi industriali, ma semplicemente coltivati, perché si ottengono dai funghi.COMEMagazzini Riccordati Tunnel 46, Via Sammartini, 46, Milano Foto Marco MenghiMagazzini Riccordati Tunnel 46, Via Sammartini, 46, Milano Foto Marco MenghiMagazzini Riccordati Tunnel 46, Via Sammartini, 46, Milano Foto Marco MenghiVibram Connection Lab, Via Voghero 11, Milano Foto Marco MenghiVibram Connection Lab, Via Voghero 11, Milano Foto Marco MenghiVibram Connection Lab, Via Voghero 11, Milano Foto Marco MenghiBASE, Via Bergognone, 34, Milano Foto Marco MenghiIlbagnoalessi One di Stefano Giovannoni riparte dalla ceramica Saphir di Laufen.Il nuovo materiale che ha permesso, infatti, una rivisitazione della collezione attraverso profili sottilissimi, prima impensabili.A vent'anni dalla storica collaborazione tra i due brand, l'evoluzione dei pezzi viene presentata attraverso un'installazione di Studio Lys.Distribuiti su un piano inclinato ispirandosi all'architettura obliqua di Claude Parent, gli elementi in ceramica si riflettono su un grande specchio a parete.A precedere la visualizzazione c'è uno schermo che proietta cinque immagini che lo Studio Snøhetta ha realizzato per l'occasione.“Ilbagnoalessi ci ha ispirato per la sua qualità scultorea e matericità”, afferma Anne-Rachel Schiffmann, direttrice e architetto senior nell'ufficio di New York dello studio, “quindi abbiamo voluto imprimere in queste immagini una visione giocosa del rapporto tra natura e artificio, dove l'acqua è protagonista».Al piano terra verrai accolto da Lunar Lender, un progetto del 2018 dello studio viennese EOOS in collaborazione con Laufen: una capsula spaziale con un orinatoio universale che trae energia dall'urina attraverso elementi in ceramica.GRSpazio Laufen, Via Alessandro Manzoni, 23, Milano Foto Marco MenghiSpazio Laufen, Via Alessandro Manzoni, 23, Milano Foto Marco MenghiSpazio Laufen, Via Alessandro Manzoni, 23, Milano Foto Marco MenghiCi sono progetti che nascono da un'esigenza di ricapitolazione e sintesi.Mettono un periodo in un periodo per sancire sia la sua fine che un nuovo inizio.È il caso della proficua collaborazione tra due colossi del design: OMA e UniFor, azienda storica del Gruppo Molteni.Insieme hanno dato vita a Principles, una vasta collezione di mobili componibili per spazi di lavoro contemporanei e old school e, quindi, attuali.A prima vista sembra quasi un diligente esercizio accademico sulla modularità negli spazi pubblici: cerchi, semicerchi, serpentine, rette, doppie superfici, cilindri, piani acuti, luci incassate, divisori, il tutto rivestito da rassicuranti toni post-memphisiani dai colori pastello alternati a tinte accese, e intrise di tecnologia e precisione made in Italy.Un ritorno alle origini ripreso anche dal nome.Si tratta di una collezione composta da più di 100 capi suddivisi in taglie “S, M, L, XL” riconfigurabili quasi all'infinito.È una collezione ufficialmente progettata per essere utilizzata “in qualsiasi momento, da chiunque”, ma diventerà presto il gioco preferito di designer e architetti.MGShowroom UniFor, viale Pasubio 15, Milano Foto Marco MenghiShowroom UniFor, viale Pasubio 15, Milano Foto Marco MenghiShowroom UniFor, viale Pasubio 15, Milano Foto Marco MenghiDa Issey Miyake, 12 Bagutta Street, appesi a un pannello bianco ci sono una serie di segmenti di stoffa che, messi insieme, formano un numero da 1 a 9. Ogni giorno il numero cambia, perché i visitatori stessi lo compongono, dopo aver tirato un 10 dado a lato.Essenziale, analogica e partecipativa, l'opera che saluta il pubblico all'ingresso del negozio è stata realizzata da Tatsuo Miyajima per presentare i due giubbotti da lui realizzati per la serie A-POC ABLE.Miyajima è uno degli artisti contemporanei più importanti del Giappone: gli è toccato, a dir poco, l'onore di rappresentare il suo Paese alla Biennale d'Arte di Venezia nel 1999. Dalla fine degli anni '80 utilizza numeri LED da 1 a 9 fino a rappresentano la vita e la morte, il tempo e lo spazio.Li ha impiegati su griglie, torri, circuiti integrati o contatori digitali, e ora li ha tessuti sulle due giacche per Miyake.I capi, presentati anche con una video intervista all'artista, sono realizzati in Triporous™, un materiale ricavato dagli scarti dei chicchi di riso e sviluppato da Sony Group Corporation: un filo nero sostenibile che ha anche il vantaggio di non sbiadire se mescolato con le fibre.C'è tempo per “giocare” con l'installazione fino al 21 giugno. ESShowroom Issey Miyake, via Bagutta 12, Milano Foto Valentina SommarivaShowroom Issey Miyake, via Bagutta 12, Milano Foto Valentina SommarivaShowroom Issey Miyake, via Bagutta 12, Milano Foto Valentina SommarivaOggetti di uso quotidiano scelti da 13 designer internazionali in totale libertà, ma all'insegna di un consumo etico, consapevole e sostenibile, che verranno poi messi in vendita al costo massimo di 20 euro nei distributori automatici di NonNo.Il nuovo Certosa District ospita un'iniziativa sulla scia di Opos, quell'esperienza fondante del fuorisalone milanese nata nel 1991 per dare visibilità a giovani designer di talento, e NonNo, negozio sperimentale H24 con distributori automatici che erogano abbigliamento di alta qualità, cibo e vino, e oggetti di design al prezzo massimo di 99 euro.Designers Selection intende diffondere i valori del buon design che avevano animato Opos 30 anni fa, aggiornandoli per formato e processo.I designer coinvolti sono Sebastian Bergne, Lorenzo Damiani, Monica Förster, Emmanuel Gallina, GumDesign, Giulio Iacchetti, JoeVelluto, Jasper Morrison, Donata Paruccini, Matteo Ragni, Gianmaria Sforza, StudioXdesigngroup e Paolo Ulian.Le loro proposte spaziano dai giochi da condividere con i propri figli agli utensili da cucina che sono espressione della massima funzionalità, dagli oggetti per un uso responsabile delle risorse e del vivere in città ai semplici oggetti proposti come metafora e riflessione sul presente.Ogni scelta è accompagnata dalla “motivazione valida” scritta dal designer, che diventa così parte integrante del valore del prodotto che offre al pubblico.Questa è la prima di una serie di iniziative previste.LMNonNo, Via Varesina 205, Milano Cortesia NonNoNonNo, Via Varesina 205, Milano Cortesia NonNoNonNo, Via Varesina 205, Milano Cortesia NonNoSiamo ormai giunti al quinto giorno della Milano Design Week e le cose da vedere non sono ancora finite.Non promettiamo di completare il tour di tutti gli eventi che il Fuorisalone ha da offrire, ma con la guida di oggi sarete sicuri di aver visto, ancora una volta, gli eventi imperdibili di oggi.Sfoglia la gallery per scoprirli.Immagine di apertura: DropCity, Galleria Sammartini – Chroma Park of (ab)Normal.Foto Marco MenghiEditoriale Domus Spa Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.07835550158 REA di Milano n.1186124 Capitale sociale versato € 5.000.000,00 - Tutti i diritti riservati - Privacy - Informativa cookie completa - Gestione Cookies