I trucchi delle aziende per combattere la settimana più calda | G. di Vicenza

2022-07-23 05:23:56 By : Mr. Wayne Wang

Società Athesis S.p.A. – Corso Porta Nuova, 67 – I-37122 Verona (VR) – REA: VR-44853 – Cap. soc. i.v.: 1.768.000 Euro – P.IVA e C.F. 00213960230

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In cantiere all'alba. Ma anche acqua e sali minerali a volontà, pause frequenti tra una mansione e l'altra e piante, arbusti, siepi messi a dimora dentro e fuori i capannoni, per assorbire il calore. Nella settimana più calda dell'estate a dover fare doppiamente i conti con gli effetti delle temperature da record sono i lavoratori costretti ad operare all'aperto o in condizioni ambientali poco favorevoli, come chi è impiegato nel settore edile o metalmeccanico. Una platea per la quale questi sono giorni complessi e potenzialmente a rischio: dal semplice malessere all'insolazione, passando per disturbi seri di natura cardiocircolatoria, sono tanti i pericoli per la salute che il termometro alle stelle per così tanti giorni consecutivi porta con sé. Problemi piccoli e grandi che hanno spinto gli imprenditori ad adottare una serie di accorgimenti e strategie volte proprio a ridurre le conseguenze per l'equilibrio psicofisico dell'ondata sahariana che sta colpendo un po' tutta l'Europa. A cominciare dalla modifica degli orari lavorativi, primo e forse più semplice “trucco” per non soffrire durante la canicola che soffoca con maggior vigore a metà giornata. 

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Alla “Bisognin” di Sarego, che produce automazioni industriali, il titolare Fabrizio Bisognin cerca da sempre di venire incontro ai suoi sette collaboratori: «I turni sono flessibili, come artigiani lo possiamo fare, chi vuole può arrivare presto e finire prima, c'è molta elasticità, non solo in estate ma tutto l'anno», sottolinea Bisognin. Specifica per il periodo rovente è invece la scelta di dotare il capannone di Meledo di Sarego di un gran numero di piante in vaso, arbusti e siepi esterne in modo da attenuare naturalmente il senso di caldo. «La pianta abbatte di due o tre gradi la temperatura, noi le abbiamo davanti alle finestre, negli uffici e all'ingresso dei laboratori, oltre alla siepe che corre lungo il perimetro esterno», spiega il titolare. Ma oltre all'arredo “green”, l'imprenditore si affida anche ai macchinari. Non a quelli classici, però: «Ai condizionatori – che pure abbiamo - preferiamo i raffrescatori, che consentono di mantenere l'ambiente fresco senza i risvolti negativi sulla salute che spesso i climatizzatori possono provocare, come mal di gola e dolori muscolari e articolari – osserva Bisognin – da noi infatti si lavora tranquillamente, con temperature gradevoli e umidità molto bassa». La preferenza per i raffrescatori permette poi di tenere aperte finestre e porte e dunque areare costantemente i locali, «fondamentale in un momento ancora di attenzione per i contagi da Covid», rammenta Bisognin. Questo tipo di apparecchio - «utilizzatissimo in Germania, Austria e Paesi nordici, da dove abbiamo preso l'idea» - consuma inoltre molto meno rispetto ai più noti condizionatori: «Parliamo di 90 watt contro 1.200, una differenza di dispendio energetico enorme» evidenzia Bisognin. Altro elettrodomestico immancabile nel capannone di Sarego è il frigorifero, «dove conserviamo l'acqua: rigorosamente naturale e non gassata, (perché induce una sete spesso finta) ed esclusivamente in bottiglie di vetro, per una questione di proprietà organolettiche», conclude Bisognin. 

Acqua contro la disidratazione anche nei cantieri dove opera il presidente del gruppo edilizia di Confartigianato Imprese Vicenza Giovanni Lovato. «Ai collaboratori diciamo di bere molto e magari aggiungere anche degli integratori, se si è obbligati a stare all'aperto, per quanto si faccia il possibile per programmare i lavori organizzandoli all'interno o all'ombra nelle settimane più calde», racconta Lovato. Dove possibile, poi, si cerca di anticipare l'apertura del cantiere: «Si comincia anche alle sei, in modo da staccare intorno all'ora di pranzo. Alla sera? Se fosse semplice si farebbe, ma spesso è complicato da gestire». Meglio optare per un orario continuato intervallato da break: «Chi accusa stanchezza deve fermarsi e riposare, purtroppo questo è un caldo anomalo, per quanto ogni estate si vivano giornate bollenti – riconosce Lovato – ma se mettiamo in pratica qualche accortezza e se ci si aiuta a vicenda, si riuscirà a superare senza troppi disagi anche questa settimana da bollino rosso». 

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